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Sicurezza per labbra, capelli e occhi esposti al sole

La particolare struttura delle labbra, con l’assenza di ghiandole sebacee e di melanina e l’estrema sotti­gliezza dello strato corneo, le rende particolarmente soggette ai danni causati da sole, vento e sale. Di qui la necessità, non solo sulla spiaggia, di pro­teggerle regolarmente sin dal primo mattino, con uno stick solare arricchito di fitoestratti emollienti: abbondate soprattutto sul labbro inferiore, che deve sopportare una maggiore e più diretta esposizione alla luce. La sera è il momento per una crema riparatrice: in far­macia si trovano numerosi prodotti specifici, a base di Vitamina E, aloe vera, sucralfato, burro di Karitè ed altri olii vegetali. Evitate invece il contatto diretto con tonici, astrigenti ed esfolianti.

Di giorno sole, salsedine, cloro e sabbia; di sera shampoo, spazzola e phon: per i capelli l’estate rischia di diventare un vero e proprio incubo. La cheratina di cui sono costituiti denuncia ben presto l’aggressione dei fattori ambientali con evidenti alte­razioni della lucentezza, del colore e della pettinabi­lità. La prima struttura del capello ad essere danneggiata è la cuticola, le cui scaglie si sollevano, lasciando scoperta la corteccia che può indebolirsi fino alla rottura: il capello danneggiato appare opaco, poroso e difficile da acconciare.

Tinture e permanenti aggravano la situazione: i pro­dotti chimici coloranti o condizionanti intaccano la cor­teccia del capello in profondità, rendendolo ancor più fragile. In soccorso giungono specifici preparati co­smetici, sotto forma di shampoo o di olii con filtri UV, balsami ed impacchi ristrutturanti. Come integratori dietetici, preferite prodotti a base di biotina, cistina, metionina, ferro, zinco e rame. Per l’igiene, usate detergenti delicati, per lavaggi frequenti, allontanando accuratamente sale e sabbia. Attenti al phon: se non volete proprio rinunciarci, al­meno tenetelo a 20-30 centimetri di distanza; il calore denatura la cheratina dei capelli.

Gli occhi azzurri possono folgorarti sentimentalmente, ma pagano un pesante tributo in termini di delicatezza ed irritabilità. Ovviamente in questo caso i “filtri solari” non sono rappresentati da prodotti cosmetici, ma da un buon, paio di occhiali da sole. E sottolineo buon: le lenti de­vono essere di estrema qualità, meglio se polarizzate, altrimenti possono rappresentare un’insidia.

Il loro co­lore dovrebbe variare a seconda del tipo di difetto di vista: il grigio è il colore otticamente neutro per eccellenza, adatto a tutti; per chi è miope è preferibile il marrone, per gli ipermetropi il verde. Lasciate perdere le lenti rosa, azzurre, gialle o a tinte troppo sfumate: non proteggono abbastanza ed hanno solo un effetto estetico. La sera, a riparare i danni provocati da vento, sole e salsedine, giungerà propizia qualche goccia di lacrime artificiali o di collirio a base di Camomilla ed Eufrasia.