Home » LE ETA' DELLA SALUTE » La Salute delle Donne » Tumore al seno, dubbi sui benefici degli screening

Tumore al seno, dubbi sui benefici degli screening

Lo screening per la diagnosi del tumore al seno avrebbe un impatto minimo sulla riduzione dei tassi di mortalità a causa della malattia. A sostenerlo, è uno studio appena pubblicato sul “British Medical Journal”.

Dal confronto di 3 coppie di paesi europei in cui sono stati introdotti dei programmi di screening del tumore al seno, rispettivamente da molti e da pochi anni, non sono emerse evidenze significative. Il team di ricercatori, infatti, ha voluto verificare se lo screening del tumore al seno fosse efficace quanto quello del cancro del collo dell’utero, grazie al quale i decessi causati dalla malattia hanno subito una netta riduzione. L’Olanda, infatti, è stata messa a confronto con il Belgio, la Svezia con la Norvegia, l’Irlanda del Nord con la Repubblica d’Irlanda, tenendo conto degli stessi fattori di rischio e dei servizi sanitari simili. Nei primi Paesi di ogni coppia, inoltre, lo screening mammografico è stato fatto circa 10-15 anni prima che nei secondi.

I ricercatori, come per lo screening del cancro all’utero, si aspettavano una riduzione della mortalità a causa del tumore al seno nei Paesi che per primi avevano adottato i programmi di screening mammografico. I risultati, però, hanno dimostrato come i tassi di morte variassero ben poco tra i vari Paesi. Dal 1989 al 2006, le morti per tumore al seno sono diminuite del 29% in Irlanda del Nord e del 26% nella Repubblica d’Irlanda, del 25% in Olanda e del 20% in Belgio, del 16% in Svezia e del 24% in Norvegia. Le maggiori riduzioni sono state nelle donne con età tra 40 e 49 anni, a prescindere dalla disponibilità di screening per questa fascia d’età.

Philippe Autier, direttore internazionale per la prevenzione del Research Institute di Lione e responsabile della ricerca ha commentato:

C’è da porsi seriamente la questione sui benefici dello screening al seno. Dai dati – ha detto – emerge chiaramente che lo screening non è una panacea per ridurre il rischio delle donne di morire di cancro al seno. Quel che appare importante è offrire dei servizi molto più mirati.

Articoli correlati:

Screening mammografico sbagliato: eccesso di sovradiagnosi
Tumore al seno: mettere le ovaie a riposo durante la chemio permette di conservare la fertilità