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HIV: in Europa sale il numero di contagi

Appena tre giorni fa si è celebrata la Giornata Mondiale per la lotta all’Aids, ma visti i dati che arrivano da uno studio delle Nazioni Unite sembra che questa battaglia debba essere pubblicizzata ogni giorno e non solo il 1 dicembre di ogni anno. Secondo le ultime stime pare che in Europa ci sia il tasso di aumento dei contagi di HIV superiore al resto del mondo.

Attenzione, questo non vuol dire che ci sia il maggior numero di malati, ma solo che negli ultimi anni sono aumentati più che altrove. Che sia dovuto ad una scarsità di informazione o ad una sottovalutazione del problema, questo ancora non si sa, ma secondo i calcoli dell’Onu e dell’Unicef dal 2001 al 2010 si è registrato un incremento del 250% dei contagi con circa 1,5 milioni di persone che convivono con questo virus. E purtroppo c’è di peggio:

Non c’è ancora alcun segno che l’epidemia in questa regione abbia raggiunto il picco

fanno sapere dall’UNAIDS e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Ciò significa che il contagio da HIV/AIDS non ha ancora raggiunto il massimo nel Vecchio Continente, e dobbiamo aspettarci un numero ancora maggiore di casi in futuro. Una tendenza opposta a quella del resto del mondo dove i contagi stanno diminuendo o sono fermi.

Secondo lo studio le aree in cui maggiormente avvengono questi contagi sono quelle dell’Europa dell’Est, in particolare Russia e Ucraina, principalmente a causa della prostituzione, ma anche per l’abuso di droghe.

La regione invece con il più alto numero di casi resta sempre l’Africa sub-sahariana con 22,9 milioni di persone affette da HIV, circa il 68% del totale mondiale. L’allarme deve restare alto visto che le agenzie umanitarie fanno sapere che lo scorso anno, per la prima volta, i finanziamenti mondiali sono diminuiti rispetto al passato. L’impegno del mondo non può diminuire.

[Fonte: Health24]

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