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Vampate, fastidiose ma evitano infarto

Le vampate di calore notturne, seppur fastidiose, sarebbero in grado di proteggere le donne dal rischio di infarto e di una morte prematura. Questo perché rappresenterebbero una risposta positiva alle naturali fluttuazioni ormonali della menopausa.

Ovviamente tutto ciò non è valido se la menopausa arriva troppo tardi rispetto al normale e con essa ritardano anche le vampate: in questo caso il risultato è opposto. Vi è un aumento di rischio di sviluppo di malattie cardiovascolari. Lo sostiene uno studio condotto dalla dottoressa Emily Szmuilowicz del Northwestern Memorial Hospital di Chicago.

Nonostante il fastidio che arrecano alla donna, le vampate di calore rappresentano un ottimo “sfogo” per l’organismo: basti pensare che recenti studi hanno dimostrato come le stesse possano essere fattori di prevenzione anche il cancro al seno.

Spiega la dottoressa:

Mentre sono sicuramente fastidiose, le vampate di calore non sono totalmente un male. Abbiamo notato che le donne che hanno manifestato sintomi quando hanno iniziato la menopausa avevano un minor numero di eventi cardiovascolari di coloro che hanno sperimentato le vampate di calore in menopausa tardiva, o non del tutto.

Per effettuare lo studio, recentemente pubblicato sulla rivista Menopause, il  gruppo di ricercatori ha preso in considerazione ed analizzato le cartelle cliniche di circa 60.000 pazienti. Le donne sono state raggruppate in quattro diverse categorie: quelle che avevano avuto le vampate alla comparsa della menopausa, quelle che l’avevano avuta dopo, quelle che l’avevano durante, e quelle che non le avevano mai avute.

Le donne che avevano avuto le vampate mostravano una percentuale di rischio minore del 17% per ciò che riguardava l’ictus e del 15% per ciò che riguardava l’infarto. Mentre coloro che avevano avuto ritardo nella manifestazione delle stesse presentavano una maggiorazione di rischio di patologie cardiache pari al 32%. La ricercatrice spiega che al momento non risulta chiaro alla scienza il perché di tale dati.

Una possibilità è che i sintomi vasomotori della menopausa possano rappresentare una risposta fisiologica alle fluttuazioni ormonali della menopausa normale, e che l’assenza di questi sintomi può significare una già ridotta risposta vascolare a questi cambiamenti ormonali.