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Influenza suina, che cosa ci nascondono?

Stanno succedendo tante e troppe cose strane a proposito della cosiddetta febbre suina (che poi suina non è visto che non ha contagiato alcun maiale al mondo). Ieri è stata resa ufficiale la dicitura “Influenza A-H1N1” dal nome del virus, dopo che per oltre una settimana si è continuata a spargere la voce di un contagio dietro l’altro.

I numeri sono troppo contrastanti. Si era arrivati a 2.500 ricoverati, ma di questi solo poco più di 300 sono quelli sicuri del virus. Si parlava di oltre 150 morti, ed invece i decessi avvenuti con certezza a causa del A-H1N1 sono solo 15. Quello che è certo è che non si è fatto tutto come si doveva, e forse qualcuno all’Oms ha qualche grossa responsabilità.

Sembra di rivivere la storia del sismologo Giampaolo Giuliani dopo il terremoto. Miguel Angel Lezana, direttore del centro nazionale di epidemiologia in Messico, ha affermato pubblicamente di aver avvertito l’Oms che un virus si stava espandendo molto rapidamente nella capitale dello Stato del Centro America, ma anche fuori, e chiedeva di prendere provvedimenti 3 settimane prima dell’allarme.

Non si sa se la richiesta sia stata semplicemente ignorata o se è avvenuto, come sostengono dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che i tempi delle ricerche in laboratorio sono stati troppo lunghi e hanno portato all’individuazione del virus soltanto il 24 aprile, con quasi due settimane di ritardo. Magari se avessero agito subito, non saremmo arrivati a questo punto. Fatto sta che ora si cerca di calmare gli animi e tentare di limitare l’informazione.

Guardata in quest’ottica la questione si capisce come mai non si è ancora passati al livello 6 di allarme, che significa pandemia. Per dichiararlo, spiegano ancora dall’Oms, c’è bisogno di un contagio in almeno due aree diverse, ma siccome per ora gli unici casi accertati sono stati in Messico e negli Stati Uniti, si può rimanere al livello 5. Ma in realtà casi accertati in Europa ce ne sono stati più di uno, e questa notte è arrivata la notizia che anche ad Hong Kong è arrivato il virus, trasportato da un viaggiatore messicano. Subito lui e i suoi compagni sono stati isolati, il che fa capire che il livello di allarme è molto alto. Ma meglio non parlarne, potrebbe cadere qualche testa.

[Fonte: Repubblica]