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Dal cancro all’ictus: a Cernobbio un Forum sulla ricerca scientifica

 Si parla di cancro, ictus, infarto, malattie genetiche ed autoimmuni a Cernobbio, dove è in corso la prima Conferenza Nazionale sulla Ricerca Sanitaria voluta dal Ministro della Salute Ferruccio Fazio. Gli obiettivi sono diversi. E’ prima di tutto un incontro rivolto all’approfondimento e al dibattito sulla ricerca sanitaria e scientifica in Italia che vede coinvolti tutti gli enti preposti, sia pubblici che privati: dallo stesso Ministero, alle Università, all’ISS, al CNR, al MIUR, agli IRCCS, alle imprese farmaceutiche fino ovviamente ai ricercatori.

Anzi, la Conferenza ospita almeno 100 dei più importanti studiosi italiani costretti a lavorare all’estero. Dedicato a loro, un nuovo network, una piattaforma che tende alla valorizzazione e allo scambio di informazioni sulla ricerca medico-scientifica italiana nel mondo: è l’ Italian Network for Health Research.  Si parla di ricerca molecolare, cercando di fare il punto su numerose patologie; si illustrano le ultime acquisizioni in campo di Imaging, fondamentali per la diagnosi precoce di alcune malattie come il morbo di Parkinson o l’Alzheimer; si affronta il tema dei farmaci innovativi; delle Reti oncologiche e neurologiche, delle possibilità di collaborazione tra pubblico e privato; soprattutto si discute e ci si confronta sulle sperimentazioni cliniche.

Oltre che un confronto sulla ricerca scientifica a livello internazionale, il Forum (che prende spunto da iniziative di successo già ampiamente in uso negli Stati Uniti e nel resto d’Europa) vuole essere un luogo di incontro per nuove collaborazioni e partnership tra  il mondo no profit e profit della ricerca sanitaria (farmaceutico, medical device, tecnologico, finanziario), con l’intento di rilanciare in questo senso, il  made in Italy a livello internazionale.

Il Ministero da parte sua ha stanziato 10 milioni di euro per il finanziamento di progetti che coinvolgano contemporaneamente ricercatori italiani all’estero ed in sede. Vogliamo sperare che qualcosa si stia muovendo in positivo per lo sviluppo della ricerca in Italia? Un forum di questo tipo è sicuramente un evento importante, anche per stimolare nuovi investimenti da parte dei privati, ma bisogna sempre attendere gli sviluppi concreti di certe iniziative. Comunque possiamo dare un bel voto alla “buona volontà”! Non trovate?