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Madre a 58 anni grazie a fecondazione assistita

 Diventare mamma a 58 anni. E’ quello che è successo ad una donna originaria di Napoli e residente in  Abruzzo  che è riuscita a concepire e partorire un figlio grazie alla fecondazione assistita, condotta in un ospedale della Repubblica Ceca. Una storia a lieto fine che attira su di sé i riflettori per l’avanzata età della madre. La donna, A.P. è diventata ieri mamma di un bel bambino di 3 chili e mezzo.  

Il parto, avvenuto nel reparto di ostetricia dell’ospedale di Sulmona con taglio cesareo non ha causato complicazioni di sorta. E, come i medici che hanno assistito la donna hanno confermato, sia la stessa che il bambino sono in ottime condizioni di salute. La gestazione della donna è stato possibile grazie all’inseminazione artificiale. Ma per seguire il sogno di questi genitori di diventare tali, vi è stata la necessità di recarsi in una struttura estera, dato che in Italia la legge 40 del 19 febbraio 2004 non avrebbe consentito tale intervento.

Il primario della struttura dove la donna ha partorito, il dott. Paolo Santarelli  ha commentato:

Si tratta di un fatto straordinario che ha pochissimi riscontri a causa dell’età della signora. La gravidanza e il parto hanno richiesto un’attenzione del tutto particolare.

Portare avanti una gravidanza dopo il 50esimo anno di età è ritenuto spesso decisamente pericoloso, sia per la mamma che per il bambino.  Per la gestante il primo problema è riscontrabile nella possibilità molto alta, dell’insorgenza di problemi nell’ultimo trimestre, tra i quali figura soprattutto l’ipertensione gestazionale, una condizione che se applicata a donne che soffrono già di pressione alta o problemi cardiocircolatori, rischia di diventare molto pericolosa. Sale anche la percentuale di mortalità a causa del parto, anche se va detto è davvero irrisoria nei paesi occidentali.

Per il bambino il rischio è soprattutto di tipo genetico, con possibile manifestazione di sindrome di down od altre patologie di origine cromosomica. E voi cosa ne pensate? Al via il nostro nuovo sondaggio:

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Fonte: Ansa