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Mozzarelle blu, l’inchiesta: in Italia 7 latticini su 10 contaminati

 Mozzarelle blu. Ancora una volta nei nostri incubi. La notizia questa volta rimbalza dalla scrivania del Pm Raffaele Guariniello, che già la scorsa estate aveva attivato un’indagine a tappeto su tutto il territorio nazionale, in seguito al caso delle mozzarelle blu, non solo provenienti da stabilimenti tedeschi, ma anche italiani (come nel caso della Granarolo). 4 esperti di chimica e microbiologa sono stati incaricati di fare le dovute analisi. Sapete cosa ne è emerso? Su 1027 campioni di latticini, quasi il 70% è risultato contaminato da sostanze che non avrebbero dovuto esservi!

Una lettera al Ministro Fazio aveva sollecitato un intervento deciso delle Asl, deputate a verifiche e controlli voluti da una buona legge già esistente. Ma come spesso purtroppo accade, tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare! E così in Piemonte (tanto per fare un esempio), non si sarebbero svolti controlli al riguardo, in nessuna delle circa 700 aziende casearie esistenti. Il Pm Guariniello si è così dovuto sostituire con i Nas (Nucleo Anti Sofisticazioni dei Carabinieri) e la polizia giudiziaria, al Ministero della Salute e alle sue Aziende Sanitarie Locali. Dunque: non solo i nostri formaggi sono contaminati, ma gli organi preposti non sembrano essere in grado di fare le dovute verifiche. E la nostra salute? Domanda lecita, a cui non so dare risposta: con ansia mi sono ritrovata a leggere cosa è stato trovato nei latticini nostrani (altro che Made in Italy verrebbe da dire!). Di sicuro è predominante la presenza dello pseudomonas fluoroscens, per l’appunto responsabile della colorazione blu delle mozzarelle e (ricordiamolo per correttezza) non pericoloso per la nostra salute; ma anche enterobatteri, escherichia coli, salmonella e soprattutto lo stafilococco aureo, pericoloso in quanto molto resistente agli antibiotici.

Non solo, nei campioni testati sono state trovate anche tracce di alcune sostanze chimiche come il piombo, diossine e pesticidi. Ma come è possibile tutto ciò? Secondo i dati giunti alla procura ed in alcuni casi già verificati, queste contaminazioni non provengono dal latte, ma dall’utilizzo illegale di acque di pozzo nelle tecniche produttive, meno costose rispetto all’acqua potabile. Guariniello ha dunque spedito un nuovo report al Ministro della Salute Ferruccio Fazio affinché intervenga adeguatamente per tutelare la salute pubblica degli italiani, ad esempio garantendo e verificando l’applicazione delle leggi! E’ in corso un nostro sondaggio sulla sicurezza alimentare, leggi l‘articolo al riguardo e dicci la tua opinione!

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[Fonte: La Repubblica]