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Allergie alimentari nei bambini, cosa fare e non

Cosa fare e cosa non contro le allergie alimentari nei bambini? Ci sono alcuni comportamenti che, se osservati nel modo corretto, mettono al riparo i piccoli da molti fastidi. Ad affermarlo è uno studio uscito sul New England Journal of Medicine che di sfatto smentisce quanto detto fino ad oggi in materia di allergie e intolleranze a tavola. I bambini ad alto rischio di allergie alimentari devono mangiare di tutto.

Lo studio

Contro le allergie alimentari nei bambini, studi inglesi e americani avevano negli anni affermato esattamente il contrario, sottolineando l’importanza di evitare che i piccoli mangiassero alcuni alimenti considerati a rischio almeno prima dei tre anni di età. Secondo la nuova ricerca, invece, la prevenzione si fa seguendo il calendario normale di svezzamento. Lo studio è stato condotto su un campione di bambini considerati ad alto rischio ovvero allergici all’uovo e con eczema atopico. Ad alcuni di loro sono stati fatti mangiare cibi a rischio mentre altri sono stati tenuti lontani da tutti quegli alimenti considerati potenzialmente pericolosi. I risultati hanno dato numeri precisi e importanti: nei bambini non sottoposti a restrizioni dietetiche la probabilità di allergie era crollata dell’80% rispetto agli altri.

Cosa fare

Cosa fare quindi per aiutare i bimbi a non sviluppare allergie a tavola? Fare mangiare loro di tutto. Sì a una dieta ricca di antiossidanti e a una corretta esposizione solare. Il sole è una ottima fonte di vitamina D, un prezioso immunomodulante del quale proprio non si può fare a meno: stare al sole, seguendo le regole base, fa bene sia agli adulti che ai bambini e aiuta a mettersi al riparo dai sintomi tipici delle allergie alimentari (prurito, arrossamento, congestione nasale, nausea).

Cosa non fare

Tra le cose da non fare, però, ce ne sono anche tante altre: per esempio evitare di fumare da molto prima di mettere in cantiere un figlio, evitare di sottoporsi a diete drastiche che potrebbero in qualche modo ripercuotersi sul feto in gravidanza (ma la dieta ristrettiva è decisamente sconsigliata anche durante l’allattamento) .

Il parere dell’esperta

E sulla questione legata alla allergie alimentari nei bambini è intervenuta anche Antonella Muraro, presidente dell’European Academy of Allergology and Clinical Immunology (EAACI) la quale ha sottolineato la totale inutilità di tenere alla larga i piccoli da alcuni cibi considerati ad alto rischio:

Proporre in ritardo i cibi allergizzanti non solo è inefficace nel prevenire le allergie, è addirittura controproducente. Esiste infatti una finestra di opportunità per la prevenzione, al di sotto del primo anno di vita, in cui l’esposizione ai cibi potenzialmente sensibilizzanti è protettiva perché favorisce la tolleranza immunitaria.

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