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Protesi Pip, niente rischio di cancro al seno

Ricordate lo scandalo delle protesi francesi Pip, quelle caratterizzate da una percentuale di rottura maggiore del normale e per le quale anche l’Europa si era fatta sentire? A quanto pare la mastoplastica additiva condotta con questo tipo di protesi non aumenterebbe il rischio di cancro al seno nelle pazienti.

A riportare un aggiornamento sullo scandalo e sui possibili problemi derivanti dalla rottura di queste protesi nelle donne sottopostesi a mastoplastica additiva ci ha pensato l’European Commission’s Scientific Committee on Emerging and Newly Identified Health Risks ( conosciuta sotto il nome di SCENIHR, N.d.R.) la quale si è espressa in modo netto sulle protesi mammarie prodotte dalla Poly Implant Prothese francese. Nel corso dell’aggiornamento dello studio, il gruppo di scienziati internazionali che ha condotto ed eseguito la ricerca ha sottolineato come, nonostante l’utilizzo di silicone destinato al comparto industriale e non a quello sanitario, le protesi non avrebbero causato nessun problema alla salute né un aumentato rischio di cancro al seno. Le quantità di specifiche particelle di silicone riscontrate nel seno delle donne che erano state sottoposte ad intervento estetico è lo stesso di coloro le quali non si erano sottoposte a nessuna operazione.

Secondo i ricercatori questa sostanza, nelle quantità trovate, potrebbe dipendere semplicemente dal contatto delle persone con le quantità di silicone naturalmente presenti nell’ambiente. Ecco quindi che le centinaia di migliaia di donne colpite dallo scandalo delle protesi Pip, potrebbero anche decidere di non rimuovere le proprie protesi., monitorando la situazione ovviamente ma senza cadere nel panico. Per questo. Anche l’Italia a suo tempo, come molti altri sistemi sanitari nazionali offrì la rimozione gratuita delle protesi difettose. Già lo scorso hanno era stato revisionato lo studio dal direttore del Servizio Sanitario Nazionale britannico, il prof. Sir Bruce Keogh. E gli impianti,per quanto di minore qualità rispetto a quelli normalmente usati, non è stato riscontrato nulla di cancerogeno.

Un consiglio ci sentiamo di darvelo: affidatevi sempre a chirurghi estetici competenti che possano comprovarvi la qualità del materiale utilizzato.

Fonte | SCENIHR

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