Home » MEDICINA TRADIZIONALE » Ortopedia » Mal di schiena, tutte le cause in ufficio

Mal di schiena, tutte le cause in ufficio

Il mal di schiena da ufficio è una realtà per tutti coloro che lavorano ad una scrivania per molte ore ogni giorno. Scopriamone insieme tutte le cause per comprendere in quale modo ovviare al problema.

Postura scorretta

La postura scorretta è uno dei primi motivi per i quali le persone che eseguono lavoro di ufficio per molte ore al giorno sperimentano dolori alla schiena. Non si tratta di una novità: quando si è seduti davanti al pc quasi mai ci si siede in modo favorevole al proprio corpo. Spesso si accavallano le gambe e ci si pone in posizioni assurde quando l’unica vera postura priva di conseguenze è quella che vede la persona con la schiena dritta appoggiata allo schienale ed i piedi poggiati a terra e posti parallelamente tra loro.

Sovrappeso e sedentarietà

Tra le cause del mal di schiena da ufficio vi è la stessa sedentarietà causata dalla tipologia di lavoro. Il rimanere troppo fermi nella stessa posizione senza far lavorare in modo corretto i propri muscoli può causare l’indebolimento e l’indolenzimento degli stessi. Se a questo aggiungiamo uno stato di sovrappeso o di obesità a risentirne è anche l’apparato scheletrico, costretto a subire una pressione maggiore.

Stress ed ansia

Anche lo stress e l’ansia possono essere causa di mal di schiena. Queste tipologie di disturbo psicologico portano infatti alla contrazione dei muscoli dorsali e cervicali causando tensione nel tronco e nel collo della persona che lavora alla scrivania.

Tacchi alti

I tacchi alti possono essere tra i colpevoli del dolore alla schiena delle donne: essi infatti spingono le donne a “compensare lo sbilanciamento” che causano modificando la postura delle stesse. Una particolarità riscontrabile sia nel corso della normale deambulazione sia quando le donne sono sedute per lavorare. E’ per questo motivo che si dovrebbe favorire, anche in caso di lavoro in ufficio delle scarpe comode.

Photo Credits | Jeanette Dietl / Shutterstock.com