Home » Medicina News » Farmaci in gravidanza e nei bambini, le guide dell’Aifa

Farmaci in gravidanza e nei bambini, le guide dell’Aifa

Farmaci in gravidanza e nei bambini: uno dei topic generalmente più discussi tra le neo-mamme. E’ lecito che una delle paura più grandi delle stesse sia di nuocere alla salute del bambino durante la gestazione e subito dopo il parto. Per questo motivo l’Aifa ha creato due guide per illustrare cosa sia possibile fare e cosa sia sconsigliato.

L’Agenzia Italiana del Farmaco ha dato vita a “Farmaci e gravidanza” e “Farmaci e pediatria”: due campagne per donare alle mamme la giusta consapevolezza ed informazione sul tema. Non bisogna dimenticare che se la donna non è in salute, nemmeno il feto potrà svilupparsi bene e vivere in modo adeguato nel grembo materno. L’assunto principale che l’Aifa intende sottolineare con queste piccole guide è che i farmaci possono essere assunti in gravidanza, a patto che tutto questo accada sotto stretto controllo medico. Lo specialista è infatti in grado di indicare meglio di un bugiardino le dosi adeguate di medicinali da poter assumere e soprattutto la tipologia.

Di solito prima dell’assunzione di un farmaco in gravidanza si valutano i pro ed i contro: quando il non curare la madre mette a rischio la salute del nascituro? Sono situazioni che devono essere valutate assolutamente da un medico.

E per ciò che concerne i farmaci ed i bambini? In questo caso il vero problema è rappresentato dalle dosi utilizzate. L’Aifa ha stimato che almeno il 50% dei farmaci utilizzati per bambini non sono testati per l’utilizzo in età pediatrica e che quasi sempre gli stessi vengano usati in dosi superiori a quelle necessarie. Adeguare le dosi dei medicinali al peso dei bambini può essere un mezzo terapeutico, ma non la soluzione al problema. Non si deve infatti dimenticare che la modalità di assorbimento e la metabolizzazione dei medicinali differiscono tra adulti e bambini. Il ministero della Salute, per voce di Beatrice Lorenzin ha fatto sapere che sperimentazioni in tal senso, sui più piccoli e sugli anziani potrebbero presto partire al fine di mettere a punto medicinali più adatti.

Photo Credit | Thinkstock