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L’intervento chirurgico per le emorroidi ora è meno doloroso

 L’intervento chirurgico per trattare i casi di emorroidi più gravi ora è meno doloroso e soggetto a recidive grazie alle nuove acquisizioni tecnologiche. Di fatto la prassi operatoria non è cambiata ancora e consiste nella resezione del tessuto emorroidario in eccesso (prolassectomia), ma la novità sta nella sutura. Dall’inizio del 2012 infatti anche in Italia è a disposizione un nuovo strumento tecnologico, la suturatrice meccanica circolare ad alto volume che si è dimostrata molto efficace e vantaggiosa per il post operatorio dei pazienti, rispetto alle altre metodiche finora utilizzate.

I vantaggi del nuovo trattamento chirurgico per le emorroidi

Il nuovo strumento tecnologico infatti favorisce la possibilità di asportare una maggior quantità di tessuto (lo strumento utilizzato, tra le varie cose, è anche trasparente e quindi offre una maggiore visibilità). Questo significa un risultato migliore nell’immediato e soprattutto un ridotto rischio di recidive (la malattia emorroidaria è soggetta a questa problematica). Si aggiunge un minor sanguinamento post operatorio: i punti di sutura che vengono applicati sono di più rispetto alle altre strumentazioni, ma di misura inferiore. Minore è anche e soprattutto il dolore post operatorio, dunque la degenza (da quattro giorni a due) e soprattutto è più rapida la ripresa della comune vita quotidiana. Tutti quei fattori insomma che incutono timore al paziente e che gli fanno rimandare con le conseguenti sofferenze, un intervento chirurgico a cui prima o poi dovranno sottoporsi. La nuova prassi rientra nel Servizio Sanitario Nazionale nelle strutture pubbliche e/o convenzionate che la praticano.

Cosa sono le emorroidi e perché vengono?

Le emorroidi sono definite come un “cuscinetto di tessuto” vascolare sito alla fine del retto, nell’ano e data la posizione possono essere definite interne o esterne. Sono fisiologiche e sono utili per mantenere la continenza fecale. Ma in seguito ad un prolasso della mucosa dell’intestino retto, queste, spinte verso il basso possono infiammarsi e/o fuoriuscire con conseguente dolore e sanguinamento. Il tutto può accadere anche in caso di stipsi (o costipazione), per aumento della pressione intra-addominale come accade nell’obesità e soprattutto in gravidanza, a causa di uno sforzo fisico eccessivo, ma anche di stress psichico. Vi è probabilmente un fattore di ereditarietà, ma uno stile di vita sano con rimedi naturali ne può comunque prevenire o ritardare l’insorgenza.

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