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Tè verde contro il diabete

I benefici del tè verde, da tempo noto per le sue proprietà disintossicanti e depurative, sono da attribuire in special modo al suo potere antiossidante.
E’ proprio questa caratteristica ad essere oggi additata dai ricercatori come possibile soluzione per impedire o ritardare l’insorgenza del diabete di tipo 1. E’ quanto affermano in un recente studio gli scienziati del Medical College of Georgia.

La ricerca che ha portato a questa scoperta era inizialmente rivolta a scoprire gli effetti del tè verde sulla sindrome di Sjogren, una patologia infiammatoria cronica, caratterizzata dalla distruzione di ghiandole esocrine (ghiandole salivari minori, ghiandole lacrimali, parotidi) mediata dai linfociti T.


I ricercatori hanno testato in laboratorio l’efficacia dell’EGCG, il principio antiossidante presente nel tè verde su cavie ammalate di diabete di tipo 1 e della sindrome di Sjogren, entrambe malattie di tipo autoimmune. Come afferma uno degli autori principali dello studio, il dottor Stephen Hsu:

Il nostro studio era inizialmente incentrato sulla Sindrome di Sjogren. Che l’EGCG potesse anche prevenire o ritardare l’insorgenza del diabete di tipo 1 è stata una sorpresa.

Nei topi, l’EGCG ha ridotto la gravità nonchè ritardato i danni della sindrome di Sjiogren sulle ghiandole salivari. Finora non si conosceva alcuna cura per questo disturbo.

L’EGCG modula i geni, in modo da sopprimere le anomalie a livello molecolare nella ghiandola salivare, riducendo tra le altre cose la produzione di autoanticorpi, gli anticorpi che il corpo produce contro sè stesso.

Il trattamento dei topi con EGCG ha dimostrato un considerevole rallentamento nell’insorgenza di diabete di tipo 1 e di altre malattie autoimmuni.
Lo studio, pubblicato su Life Sciences, apre la via a nuove ricerche e sperimentazioni per testare l’efficacia dell’EGCG sugli esseri umani. Questo aiuterebbe a eliminare gli effetti collaterali dei farmaci normalmente prescritti nelle malattie autoimmuni, dal momento che il principio contenuto nel tè verde non ha alcuna conseguenza deleteria per l’organismo.