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Influenza stagionale 2011: il picco previsto nei prossimi giorni

 L’influenza stagionale nelle prossime due settimane raggiungerà probabilmente il suo picco massimo di incidenza, per poi cominciare a scomparire giorno dopo giorno. Ma già in questi giorni di festa ha colpito a fondo, anche il più illustre dei pazienti: il nostro Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che a causa dell’influenza non ha potuto presenziare ai funerali solenni del giovane alpino Matteo Miotto morto in Afghanistan. Di certo comunque non c’è da preoccuparsi. I tempi del rischio epidemia da influenza suina sono ormai finiti. Rimaniamo dunque sui fatti attuali: senza dimenticare che neppure la stagionale va trascurata, esattamente come non va sottovalutato un raffreddore o una tosse.

Ma come fare a capire se si è stati contagiati dal virus dell’influenza stagionale o da altre forme virali o da batteri? Farsi visitare dal medico curate può essere la cosa migliore, ma senza particolari ansie. Ecco allora le accortezze ed i consigli degli specialisti in questo periodo.

Non bisogna affollare gli studi medici ne tanto meno i “Pronto Soccorso” alla comparsa di poche linee di febbre! Aspettare piuttosto il decorso di questa nelle 24-48 ore. Se è molto alta e non tende a passare neppure tramite la somministrazione di antipiretici e si è in contemporanea presenza di mal di testa, mal di gola, tosse, inappetenza, dolori articolari e stanchezza, c’è l’eventualità che si tratti proprio di influenza stagionale, anche e soprattutto se si accompagna a vomito e diarrea: i disturbi gastrointestinali sono parte integranti di questa forma virale, anche se non sempre presenti. E’ dunque importante evitare l’uso di antibiotici se non indicati dal medico. Quest’ultimo li prescriverà dopo un’accurata visita solo in presenza di un’eventuale sovra-infezione batterica.  Tutti i sintomi possono perdurare anche oltre i 7 giorni dopo la febbre. Sarà opportuno quindi riposarsi più a lungo possibile al caldo (il freddo non aiuta la guarigione), facendosi coccolare dai classici rimedi della nonna come il latte col miele, ma soprattutto le spremute d’arancia ricche di vitamine. Anche il brodo di pollo ha ottime proprietà terapeutiche, proprio come la tradizione vuole.

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