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Cervello: studiare fa bene alla memoria

 La cultura fa bene alla salute. In particolare al cervello e a quella particolare area che è l’ippocampo, situata nella parte mediale del lobo temporale che svolge un importante ruolo nei processi di memoria a lungo termine e che, purtroppo è una delle prime strutture cerebrali a risentire delle fasi iniziali dell’Alzheimer. Lo sospettavamo già, ma ora è arrivata anche una conferma scientifica: si tratta di uno studio sperimentale italiano realizzato presso l’IRCCS Fondazione Santa Lucia di Roma che ha ottenuto addirittura la copertina della rivista scientifica internazionale “Human Brain Mapping”, oltre che la pubblicazione dei dati.

Come sappiamo già, tenere allenato il cervello con letture, studi, interessi ed attività culturali varie è fondamentale, ma in questo caso grazie ad una particolare risonanza magnetica (Diffusion Tensor Immaging-DTI) non solo è stato possibile individuare il punto preciso del cervello in cui si sviluppano i processi neurodegenerativi legati all’invecchiamento (per l’appunto l’ippocampo), ma anche stabilire con precisione come la scolarizzazione, il grado di istruzione sia fondamentale. Per semplificare i risultati (o se volete banalizzare): è come se, libro dopo libro, laurea dopo diploma, teatro dopo cinema, ecc. si mettessero dei mattoncini a protezione della memoria. Il deterioramento neuronale fisiologico avrebbe in questo caso un muro più difficile da scalfire! Per la ricerca sono stati reclutati 150 volontari sani tra i 18 ed i 65 anni, che hanno accettato di sottoporsi alla particolare risonanza magnetica capace di misurare le variazioni strutturali dei tessuti del cervello.

Cosa significa tutto ciò lo spiega il Prof. Carlo Caltagirone Direttore scientifico della Fondazione Santa Lucia:

“ il processo degenerativo del cervello ed in particolare della memoria, tipici dell’invecchiamento e di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer, non solo ineluttabili: è la conferma che con l’allenamento della mente si possono prevenire ampiamente”.

Allora che fare? Per ora vi consiglio di scoprire o approfondire i piaceri della lettura sul nuovo sito di Isayblog: Libri e Bit!

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