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Cioccolata: chi la mangia è più magro

E’ la notizia che milioni di persone, compreso il sottoscritto, aspettavano da sempre: golosi di tutto il mondo, non sentitevi più in colpa: chi mangia caramelle e cioccolato tende ad avere fianchi più piccoli, a pesare di meno e avere un più basso indice di massa corporea (BMI) di quelli che non ne mangiano per niente.

Ma non finisce qui. Infatti i consumatori di dolciumi hanno un rischio inferiore del 14% di soffrire di pressione sanguigna elevata e un 15% in meno del rischio di avere la sindrome metabolica, un insieme di sintomi che mettono le persone a rischio di malattie cardiache e ictus.

Ad affermare tutte queste belle notizie è il ricercatore Carol O’Neil, della Louisiana State University Agricultural Center. Tuttavia, i risultati non suggeriscono che mangiare caramelle aiuta a perdere chili. Piuttosto può essere che i consumatori fanno più esercizio per compensare le calorie supplementari che stanno assumendo. I numeri parlano chiaro, e suggeriscono che tali alimenti non sono associati a sovrappeso o malattie se consumati con moderazione, diciamo con una media di circa 20/30 grammi al giorno.

Alla fine i risultati confermano quello che i nutrizionisti già sapevano: mangiare una piccola quantità di dolci non fa male. Meglio se poco trattati come il cioccolato fondente, rispetto alle merendine confezionate.

Non è che le caramelle non contribuiscano ai problemi. E’ che i volontari dello studio non ne mangiavano abbastanza da causare problemi

ha spiegato Katherine Tallmadge, dietologa dell’American Dietetic Association. O’Neil e i suoi colleghi hanno analizzato le inchieste sulla dieta di più di 15.000 adulti americani dai 19 anni in su compilate tra il 1999 e il 2004. Solo circa il 20% ha dichiarato di consumare i dolci (per lo più caramelle, gomme e cioccolata). Anche se ciò può sembrare poco, quello che O’Neil vuol far notare è che gli adulti probabilmente non mangiano le caramelle tanto quanto i bambini. E proprio perché i partecipanti non hanno mangiato troppi dolci non significa che non bisogna mangiarli per nulla.

La circonferenza media di BMI e il peso sono stati leggermente inferiori a quelli delle persone che non ne mangiavano affatto (una media di 27,7 per i golosi rispetto al 28,2 degli altri).

La cosa da ricordare è che le caramelle da sole non causano l’aumento del peso. Prendere calorie in più di quelle che spendiamo comporta l’aumento di peso

afferma Heather Mangieri, una portavoce della American Dietetic Association. L’importante generalmente è non ottenere calorie per più del 10% giornaliero da alimenti come dolci, cibo da fast food e bibite. Fanno notare infatti i ricercatori che le principali cause di obesità non sono le cioccolate, ma piuttosto alimenti come patatine, merendine e bibite gassate, nonché le grandi dimensioni delle porzioni dei ristoranti. In definitiva i cibi spazzatura sono molto peggio, e contribuiscono di più all’obesità, dei dolci. Lo studio è stato pubblicato su Nutrition Research.

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[Fonte: Livescience]