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Restare in forma a Natale con i consigli degli esperti

Mantenersi in linea a Natale, missione impossibile? Secondo Andrea Ghiselli, dirigente dell’INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione), no. Bisogna ammettere, però, che con quel po’ po’ di piatti tipici e dolci di ogni forma e colore è alquanto difficile resistere alle tentazioni della tavola. Vediamo insieme cosa ci suggerisce il nutrizionista.

Secondo Ghiselli bisognerebbe avere a cuore la propria alimentazione da Capodanno a Natale e non solo da Natale a Capodanno, opinione certamente condivisibile, ma quanti lo fanno davvero? Chi ha la coscienza pulita, ad ogni modo, non ha di che preoccuparsi, se si fa attenzione tutto l’anno, infatti, ci si può concedere qualche strappo alla regola.

L’esperto consiglia di preparare manicaretti a base di vegetali, purché non siano troppo unti e pasticciati, che saziano senza appesantire troppo. Capitolo a parte meritano i dolci, che ci si può permettere se si rinuncia a qualche “caloria” altrove o se si fa attività fisica. Se si aumenta il dispendio energetico, infatti, si possono smaltire, se non in toto almeno in parte, gli stravizi delle feste. Bastano anche lunghe passeggiate a passo svelto. Se poi si ha la possibilità di andare in palestra, tanto di guadagnato per la nostra silhouette.

Attenzione anche a ciò che si beve. Come spiega Ghiselli:

Durante le feste le bevande rappresentano una parte importante del sovraccarico calorico. I motivi sono due: in primis ciò che si beve sfugge alla percezione di alimento energetico, mentre ciò che si mastica dà un senso di sazietà maggiore. Secondariamente molte bevande alcoliche contengono parecchie calorie per bicchiere: un bicchiere di vino o di spumante può arrivare a 100 kcal. Inutile dire che l’acqua sarebbe la bevanda migliore… ma mi rendo anche conto di dare un consiglio che non seguirà nessuno.

Un consiglio “speciale” per quanto riguarda i bambini, invece, arriva da Gian Vincenzo Zuccotti, direttore della Clinica Pediatrica Luigi Sacco di Milano. Proprio i più piccoli, infatti, sono tentati dalle leccornie tradizionali: torrone, pandoro e ogni altra prelibatezza. Secondo l’esperto il divieto non è la strategia migliore da mettere in atto, piuttosto il consumo moderato.

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