Bulimia e Anoressia. Quando le vittime sono gli uomini.
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Donatella P. 11 Aprile 2008 il 11:14
Mio marito, 64 anni a luglio prossimo, ha cominciato una dieta dimagrante (era un po’ sovrappeso) a base di sola verdura e frutta (e qualche grissino per spezzare la fame) nel febbraio del 2007. Ormai sono 14 mesi che non tocca né carne, né pesce, né uova, né formaggio, è dimagrito più di 20 chili in questi mesi, ora si ostina a non voler smettere e ha cominciato da qualche giorno a saltare uno dei due pasti principali. Spinta dalla preoccupazione l’ho mandato già due volte dal nostro medico di base, il quale, invece di incitarlo ad aprire la sua dieta ad altri alimenti, si è “complimentato” perché da iperteso ora la sua pressione è nella norma. Le analisi del sangue segnalano un po’ di anemia, ma il dottore non ha ritenuto la cosa preoccupante. Io invece lo sono moltissimo, il nostro matrimonio è in crisi da anni, abbiamo una bambina di sei anni appena compiuti (io ne ho 47) e, a causa del forte malessere che viviamo, non abbiamo più rapporti sessuali da tempo (precisamente dalla nascita della bimba). Il suo articolo è stato illuminante. La prego di darmi qualche consiglio, soprattutto di specialisti a cui rivolgermi, sento che devo fare in fretta, la situazione degenera di giorno in giorno. Ho provato a parlargli ma, già chiuso e introverso di carattere, ora si rifiuta di comunicare con me. Trascorre la maggior parte del tempo in casa (viviamo a Milano) ad ascoltare musica in cuffia (è andato in pensione da circa due anni), a fare parole crociate e a leggere libri. Esce poco. Solo al mare, dove abbiamo un appartamento, è attivo e trascorre le giornate a lavorare il ferro (la sua passione è la saldatura) creando belle cose nel box di casa. Ma anche quando siamo lì la comunicazione ra noi è pari a zero e l’alimentazione limitatissima.
La ringrazio in anticipo della sua gentile attenzione e attendo i suoi consigli.
Donatella P.
Salvina Granatelli 12 Aprile 2008 il 00:49
Gentile Donatella,
in merito alla sua, comprensibile, preoccupazione per il comportamento alimentare di suo marito e per il vostro rapporto di coppia in generale, non posso che suggerirle di avviare, insieme a lui, una profonda riflessione con l’aiuto di un esperto di relazioni di coppia, con il quale affrontare insieme le vostre difficoltà (se è andato dal medico su suo invito accetterà sicuramente una consulenza per aiutare lei a comprenderlo meglio).
Può rivolgersi con fiducia al Centro Milanese di Terapia della famiglia, che si trova proprio nella sua città in via Leopardi 19.
Per maggiori informazioni visiti il sito: http://www.cmtf.it/
Spero così di esserle stata un pò d’aiuto,
Salvina Granatelli
viviana 1 Novembre 2008 il 22:10
Gentile Dott.ssa Grantelli, il mio ex ragazzo mi ha lasciato alcuni mesi fa dopo diversi anni. attualmente è dimagrito più di 15 kg senza averne alcuna necessità.si tratta di una persona sulla trentina molto sportiva con un vissuto familiare difficile, sfociato in una grave perdita affettiva.Non è nuovo a tali comportamenti in quanto già anni fa ha perso più di 20 kg diventando magrissimo aseguito di problemi in casa.ha sempre parlato di quel periodo come di un passato negativo non solo fisicamente ma anche moralmente.A quanto pare ora è di nuovo in questa situazione dalla quale peraltro la famiglia non riesce a farlo evolvere.Con me è schivo e tiene un comportamento ambiguo, sembra quasi che stia cercando di nascondersi, io l’ho visto dimagrito una sola volta e ha giustificato la propria condizione con necessità sportive. Ha infatti cercato di riprendere i contatti con me ma non si fa vedere di persona. come aiutarlo? prendendolo di petto svicola e con modi più blandi continua a nascondersi.Allo stesso tempo mi preoccupa molto la sua salute visto che il dimagrimento è in atto da mesi ed è unito da costante pratica sportiva.Inoltre non accetterà mai l’idea di avere bisogno di aiuto e dei suoi problemi non parla.Grazie, spero che potrà consigliarmi e la ringrazio fin d’ora per l’attenzione.
Salvina Granatelli 2 Novembre 2008 il 21:46
Gentile Viviana,
certamente comprenderà che esprimere un parere professionale in assenza di una conoscenza diretta della situazione da Lei portata alla mia attenzione non è affatto semplice in questa sede.
Tuttavia, proverò a risponderle,
Lei desidera stare vicino al suo ex-fidanzato e aiutarlo a risolvere una condizione di disagio che lo tormenterebbe ormai da tanto tempo. Tuttavia, sempre stando a quanto da Lei riferito, lui è restio non solo ad accettare il suo aiuto, così come quello dei propri familiari, ma anche ad ammettere di averne bisogno.
In casi come questo è del tutto normale che facciano la propria comparsa, accanto alle comprensibili preoccupazioni per la salute di chi ci è caro, sentimenti di impotenza e di frustrazione. Tanto più se, come è accaduto a Lei, questo avviene in un momento di distacco, di lontananza (Lei non mi dice qual è stata la ragione del vostro allontanamento, voluto dal suo ex-fidanzato).
Tuttavia, perchè una persona, che pure soffre, avvii un percorso di riflessione e di crescita personale volto al superamento della condizione che lo afflige è necessario che sia motivata a farlo, che lo voglia insomma.
Per questo motivo Le consiglio di affrontare con lui l’argomento, se e quando avrà l’opportunità di farlo, con molto tatto e delicatezza e in ogni caso “limitarsi” a fornirgli i riferimenti di un professionista psicologo/psicoterapeuta al quale potrà rivolgersi di propria iniziativa se ne sentirà il bisogno.
Spero comunque di esserle stata d’aiuto,
Salvina Granatelli.
giuseppe 2 Maggio 2010 il 21:01
anche io sono statao con questa malatia perche e quello che è una bruttissima malatia .avevo 14 anni da quando ho cominciato è avevo perso più di 20 kili solo vorrei dire che chiedete aiuto a i suoi perche nn sempre si riesce a uscire di questo male .scusate se nn ho scritto bene perche sono spagnolo ……..grazie
Valeria92 23 Giugno 2010 il 23:52
Salve Dottoressa.. Il mio ragazzo ha 18 anni.. L’estate scorsa in 4 mesi è arrivato a perdere 43 chili.. è alto 1.72 più o meno e ora pesa intorno ai 65 e continua a vedersi grasso e vuole continuare a dimagrire.. Cerco di affrontare il discorso con lui, molte volte l ho costretto a mangiare, ma senza risultati.. Mi sento inutile.. Non so come aiutarlo.. La famiglia non fa niente.. Spero in una vostra risposta.. La ringrazio anticipatamente…
Al 13 Settembre 2010 il 13:19
Io sono un mangiatore compulsivo e un bulimico, ora non metto più in pratica i miei comportamenti dannosi quali il mangiare troppo e il vomitare, grazie e solo ad Overeaters Anonymous, un cammino fondato dui 12 passi, simile ad AA (Alcolisti anonimi). Dopo averle provate tutte ma proprio tutte, diete, psicoterapie varie, solo OA mi ha aiutato. Digitate Overeater Anonymous su Google per trovare i riferimenti.
La bulimia maschile viene troppo sottovalutata, siamo più di qanto si creda ed è una malattia a tre livelli, fisico, emotivo e spirituale. Va affrontata su tutti e tre questi livelli se la si vuole combattere. Si può.
ragazza preoccupata 18 Marzo 2011 il 13:26
Salve ha tutti ho un problema che pero’ non mi riguarda in modo diretto.. quest estate un amico.. mi ha fatto una rivelazione.. dice di avere un problema di bulimia ha iniziato a sfogarsi un po’ ma poi pentendosi ha detto di dimenticare tutto e non mi ha piu’ voluta sentire.. io sono preoccupata per lui perche’ mi ha chiesto aiuto ,ma non l ho fatto o se l ho fatto era in modo errato .. volevo chiedervi un consiglio su come comportarmi e cosa posso dire in questa situazione perche’ non voglio perderlo.. mi sento impotente ma allo stesso tempo voglio fare qualcosa .. grazie di tutto