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Parigi, vittima italiana volontaria di Emergency

Si è sperato fino all’ultimo di trovare viva Valeria Solesin, uccisa venerdì scorso durante l’attentato al Bataclan a Parigi. La giovane aveva messo a servizio della medicina e dei più sfortunati il suo tempo in passato: è stata volontaria di Emergency.

E’ lo stesso Gino Strada a riportare la memoria di questa ragazza in uno status-saluto su Facebook. Questa giovane piena di vita uccisa durante gli attentati, e che da sei anni viveva in Francia, aveva collaborato con Emergency prima a Venezia e po a Trento. Ecco come la ricorda il presidente dell’associazione sul social network:

Ciao Valeria, grazie. Anche lei tra le vittime del terrorismo che ha sconvolto Parigi. Abbiamo avuto la fortuna di conoscerla e apprezzarla da volontaria di Emergency, prima a Venezia e poi a Trento. A lei un pensiero commosso e un abbraccio fraterno a tutti i suoi cari.

E’ un lato di questa ragazza che non esce dalle cronache relative al riconoscimento del suo corpo. Un volontario di Emergency, qualsiasi sia il luogo nel quale è distaccato, mette al primo posto la salute degli altri, il benessere delle persone più sfortunate in angoli del mondo dove l’assistenza sanitaria non è sufficiente, dove i bambini muoiono ed anche una banale influenza o una polmonite uccidono. Il saluto di Gino Strada alla ragazza ci dà modo di conoscere un po’ di più questa giovane ragazza che l’altra sera a Parigi con il fidanzato e parte della sua famiglia si era recata semplicemente a vedere un concerto.

E’ per donne come Valeria che il terrorismo non deve vincere e che bisogna continuare ad aiutare dal punto di vista medico le popolazioni più povere ed in pericolo. Emergency è da sempre di aiuto nei luoghi in cui il terrorismo spesso causa tante vittime quanto la malattia e la giovane, supportando l’associazione è stata parte di questo grande meccanismo solidale.

Photo Source | Facebook