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Attivatori di melanina, autoabbronzanti e protezione solare: quale differenza?

 Prima di entrare nel merito degli attivatori di melanina e dintorni, cerchiamo di comprendere bene il meccanismo fisiologico dell’abbronzatura che mutua dalla melanina, una sostanza naturalmente prodotta dal nostro organismo.  Questa è responsabile sia del colore della pelle che dei nostri capelli. L’esposizione al sole ne stimola la produzione, favorendo dunque l’abbronzatura, ma tale meccanismo rappresenta anche un importante strumento di auto protezione che la pelle ha nei confronti dei raggi ultravioletti. La melanina infatti viene prodotta dalle cellule dell’epidermide (i melanociti) quale vero e proprio “filtro naturale”: in parte riflette le radiazioni ultraviolette ed in parte le assorbe e le blocca.

Cosa sono gli attivatori di melanina ?

Gli attivatori di melanina sono sostanze deputate allo sviluppo di una maggiore quantità di melanina nel nostro organismo. Dunque il principale e naturale attivatore di melanina è il sole! E’ possibile però attraverso l’alimentazione e l’utilizzo di integratori, favorire questo meccanismo. Come tutti sanno i frutti di stagione colorati vanno bene, ma per gli integratori da prendere per bocca è importante rivolgersi ad uno specialista dermatologo perché in caso di sovradosaggio possono provocare fenomeni avversi, come l’ipervitaminosi. Gli attivatori di melanina comunque non sono importanti solo per l’aspetto estetico dell’abbronzatura, ma anche e soprattutto perché se presi per tempo prima dell’esposizione al sole rappresentano un mezzo per prevenire scottature indesiderate e quindi diminuire il rischio di sviluppare melanoma. Infatti data la melanina, più l’abbronzatura è intensa, minore è il rischio di ustione.

Autoabbronzanti, quali differenze con gli attivatori di melatonina?

Diverso è il discorso degli abbronzanti senza sole, meglio conosciuti come autoabbronzanti.  Si tratta di prodotti cosmetici che si applicano direttamente sulla pelle, sotto forma di creme e spray. Il loro ingrediente di base è il DHA, una molecola che interagisce con le proteine dello strato corneo della pelle (il più superficiale) dando vita al fenomeno dell’abbronzatura. In realtà però non è reale, perché rappresenta una pura pigmentazione (colorazione della cute), in cui non viene coinvolta la melanina, dunque non rappresenta neppure un’azione di difesa dai raggi ultravioletti: la pelle non è minimamente protetta. Nonostante questo, il colorito scuro non si toglie se non con il fisiologico ricambio cellulare della pelle.

Le protezioni solari e la differenza con gli attivatori di melanina

La melanina come abbiamo detto è una sostanza naturale prodotta dall’organismo che protegge quindi la cute “dall’interno”, mentre le protezioni solari, creme o lozioni lo fanno dall’esterno. Si applicano sulla pelle e sono in grado di filtrare i raggi nocivi; ne esistono principalmente di due tipologie: quelli che assorbono gli UV e quelli che li riflettono. Spesso però sono usati in combinazione in un medesimo prodotto cosmetico. E’ buona norma applicare prodotti per la protezione solare sempre, anche  quando non sembrano più necessari.

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