Home » Dizionario Medico Malattie » Spasmo vascolare

Spasmo vascolare

Spasmo vascolare

Lo spasmo vascolare è un piccolo blocco delle cellule muscolari all’interno delle pareti di un vaso sanguigno.

CAUSE: Il bloccaggio delle cellule muscolari all’interno dei vasi causa la chiusura o la riduzione del vaso stesso in modo significativo. Questo interrompe il flusso del sangue. Gli spasmi vascolari, a cui possono seguire degli attacchi di cuore, possono essere causati dall’uso di cocaina, tabacco, o irritazione delle vene dall’interno (per esempio, con un catetere) o dall’esterno (da un infortunio o strappo).

SINTOMI: Gli spasmi vascolari limitano temporaneamente il flusso sanguigno ai tessuti forniti da quel vaso. Il sintomo più comune è il dolore. Altri sintomi sono causati dalla mancanza di flusso di sangue e variano a seconda degli organi colpiti:

Quando lo spasmo colpisce la circolazione in un braccio o una gamba, si possono avere i seguenti sintomi:

  • Pallore;
  • Sensazione di freddo nel braccio o nella gamba;
  • Problemi con la funzione degli arti e del movimento.

Quando lo spasmo riguarda il flusso di sangue nel cuore, i sintomi possono includere:

  • Battiti cardiaci irregolari;
  • Dolore toracico e sintomi simili a un attacco di cuore.

Altri nomi per indicare il dolore alla cassa toracica derivanti dallo spasmo vascolare sono angina di Prinzmetal e angina variante. Se lo spasmo colpisce un vaso sanguigno del cervello, sintomi simili all’ictus o emicrania possono accadere.

DIAGNOSI: Il medico eseguirà un esame fisico. I test variano e dipendono dai sintomi e dalla parte del corpo colpita.

TERAPIA: I sintomi possono a volte essere alleviati mediante l’uso di farmaci che aiutano a rilassare i vasi sanguigni o ad evitare le sostanze (come la cocaina) che causano gli spasmi.

[Fonte: Ny Times]

[Foto: Mayo Foundation]

Per ulteriori informazioni rivolgersi al proprio medico. Le informazioni fornite su MedicinaLive sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo, e non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari.