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Terapie naturali contro i radicali liberi

Prodotti di scarto. Si potrebbero defìnire così i radicali liberi. MoIecole  che si formano naturalmente, all’interno delle cellule del corpo nel corso di diversi processi metabolici. Non sono negativi in assoluto: se presenti in minime quantità aiutano infatti il siste­ma immunitario a eliminare i batteri e i virus. I problemi arrivano quando, per varie ragioni, ce ne sono troppi. Per mettere un freno alla loro attività distruttiva esi­stono molti rimedi naturali. E non solo: anche un adeguata alimentazione, ricca di frutta e verdura, può fare molto.

I radi­cali liberi danneggiano le cellule e i tessuti perché sono composti chimici molto insta­bili. Cercano di trovare una loro stabilità reagendo velocemente con l’ambiente che li circonda, creando a loro volta nuovi radicali liberi. Un ciclo di reazioni a catena che rischia di danneggiare irreversibilmente strutture vitali come proteine, carboidrati, li­pidi e perfino il DNA. Non tutti, però, sono così negati­vi. Alcuni svolgono ruoli fisiologici utili e necessari per un buono stato di salute. Il nostro sistema immunitario, per esempio, sfrutta i processi di ossidazione messi in campo da queste mole­cole per difendersi dai batteri e dai virus.

I problemi insorgono però quando, nel nostro organi­smo, vengono prodotti radicali li­beri in eccesso, per vari motivi, e non si riesce a riportarli entro li­velli normali. In questi casi, le loro funzioni dannose superano quelle positive. Succede quando il nostro sistema di controllo naturale, che dovrebbe mettere un freno ai radicali, non funziona il cento per cento. Si verifica così una condizione che i medici chiamano stress ossidativo. Non è un peri­colo gravissimo. A patto che non duri a lungo: se nel corso degli anni gli episodi di stress ossidati­vo sono pressocché costanti, i danni si accumu­lano favorendo l’invec­chiamento dei tessuti e l’insorgenza di varie ma­lattie, come per esempio infarto, ictus, iperten­sione e patologie dege­nerative, quali catarat­ta, Parkinson, Alzheimer, diabete e alcuni tumori.  

Chi svolge un’ attività fisica intensa sottopone il proprio organismo a un numero molto elevato di reazioni biochimiche che coinvolgono le molecole di ossigeno. Sono soprattutto quelle indotte dall’accumulo e dall’eliminazione dell’acido lattico dai muscoli le reazioni che producono più radicali. Ci sono poi alcuni farmaci, come certe terapie ormonali e la pillola anticoncezionale, che quando si assumono favoriscono la formazione dei radicali liberi. Così come l’esposizione frequente ai raggi del sole, l’inquinamento atmosferi­co, il fumo di sigaretta, un’alimentazione troppo ricca di proteine e di grassi animali saturi, povera di vitamine e fibre, oppure ipercalorica.

Infi­ne, è stato dimostrato che chi ha qualche chilo di troppo, chi conduce una vita sedentaria o eccede con l’alcol ha un livello di radicali liberi nel proprio or­ganismo superiore alla media. Ci sono poi stati patologici cor­relati con lo stress ossidatìvo. Come le malattie cardio­vascolari, l’artrite reuma­toide e il diabete che, quando insorgono, portano ad un aumento dei radicali liberi.

Fonte http://www.consumercare.bayer.it/ebbsc/export/sites/cc_it_internet/it/Sapere_and_Salute/articoli/Maggio_2010/12_Scienza.pdf