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Primo trapianto di cuore in un bambino di 16 mesi a Roma

All’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma è stato eseguito il primo trapianto di cuore artificiale in un bambino di soli 16 mesi. L’intervento è stato realizzato nel mese scorso ed è stato illustrato dagli specialisti in occasione della Giornata Nazionale per la donazione di organi.

Come ha spiegato Antonio Amodeo Responsabile Unità di progetto Assistenza Meccanica del Bambino Gesù:

Il dispositivo, una pompa al titanio di soli 11 grammi capace di sostenere una portata fino ad un 1,5 litri al minuto, è stato usato in urgenza sul piccolo di 16 mesi affetto da miocardiopatia dilatativa con una grave infezione del sistema di assistenza ventricolare precedentemente impiantato. Il cuore artificiale ha permesso il completamento dell’iter terapeutico del piccolo che è culminato con il trapianto cardiaco. Attualmente, ad oltre un mese dall’intervento, il bambino gode di buona salute.

L’apparecchio, infatti, mai utilizzato in precedenza, ha richiesto il permesso da parte della FDA e del Ministero della Salute. L’intervento è stato decisivo per garantire al bambino di sopravvivere in attesa del trapianto di cuore. L’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù, in questo senso, si conferma ancora una volta come una delle principali realtà europee per il trapianto pediatrico.

Ma l’impegno del Bambino Gesù, per quanto riguarda i trapianti, è ha 360 gradi (organi, tessuti e cellule) ed è anche l’unico centro in Europa ad avere una tale offerta trapiantologica. Oltre alle attività di trapianto di cuore, rene, fegato, polmone e intestino, infatti, presso l’Ospedale vengono realizzati più di 120 trapianti all’anno di cellule staminali. Inoltre, è impegnato anche nella ricerca per ridurre tutti i rischi clinici di rigetto di un organo trapiantato o di complicanze immunologiche legate al trapianto di cellule. In un futuro molto prossimo, infatti, sarà possibile implementare terapie cellulari o con cellule geneticamente modificate per ridurre al minimo i rischi infettivi e di ottimizzare, nel caso di trapianti di cellule, l’attività antitumorale.

Via|Bambino Gesù Ospedale Pediatrico di Roma; Photo Credits|eswarcellcomm su Flickr