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Batterio killer, morto il primo bambino

 Continua la scia di vittime del batterio killer. Questa volta l’Escherichia coli ha ucciso per la prima volta un bambino. Il piccolo aveva solo due anni ed era originario del nord della Germania. Ad annunciare la morte del bambino le autorità del luogo di provenienza dello stesso. In questa maniera salgono a 37 le vittime di questa contaminazione: 36 tedeschi ed  uno svedese. Il bimbo è deceduto nell’ospedale di Hannover.

Anche i genitori erano stati colpiti dall’infezione dissenterica, ma per loro la prognosi è tutt’altro che infausta, sono quasi guariti. Fino alla morte del bambino la vittima più giovane aveva circa 20 anni. L’azienda biologica dalla quale è partita la contaminazione, la Gaertnerhof di  Bienenbuettel, è stata chiusa. Il contagio principale, hanno spiegato gli esperti, è partito dai germogli di soia e di altri legumi, ma anche da broccoli ed aglio.

Una crisi che ha colpito non solo a livello sanitario ma anche a livello economico l’intera Europa, con perdite immense per i coltivatori chiamati molto spesso a bruciare la verdura invenduta. Una prassi non solo in territorio sassone dove il batterio ha avuto maggiore sviluppo, ma anche nel resto d’Europa dove la psicosi è arrivata alle stelle. In tal senso, la Comunità Europea non è rimasta a guardare, elargendo 210 milioni di aiuti d’emergenza agli agricoltori danneggiati dal batterio killer.

Francia e Spagna, in qualche modo coinvolte hanno chiesto di più senza però ottenerlo. Il fondo messo a disposizione dalla UE è destinata ai produttori  di cetrioli, pomodori, lattuga, zucchine e peperoni: i loro produttori sono stati infatti in alcuni casi costretti a ritirare i prodotti dal mercato dopo lo scorso 26 maggio. L’Italia, secondo fonti Ue, si sarebbe astenuta dal richiedere rimborsi.

Brutte notizie arrivano però dalla Russia, dove l’agenzia di stampa Ria Novosti,  citando il settimanale tedesco “Der Spiegel” avrebbe rotto il silenzio sul fatto che il batterio killer, in grado di infettare fino ad ora 3mila persone, sarebbe stato trovato anche nella lattuga.

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Fonte: Corriere della Sera