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Atassia: in Italia ne soffrono 5.000 persone e non c’è ancora una cura

 In Italia sono 5000 le persone attualmente affette da atassia e per loro non c’è una cura. Domani si celebra la Giornata Mondiale dell’Atassia, volta all’informazione circa questa patologia che colpisce chiunque, a prescindere dall’età, dall’etnia o dal sesso, ma soprattutto, incentrata sulla raccolta di fondi per la ricerca scientifica, necessaria, per contrastare le sindromi atassiche. Grazie all’impegno dell’AISA Onlus , nei vari stand presenti in numerose piazze italiane già da oggi, viene distribuito materiale divulgativo e si possono ritirare i Fiori di Confetti, simbolo della Giornata, in cambio di un’offerta.

Ma in realtà, cosa si intende col termine atassia? E cosa sono dunque le sindromi atassiche? La parola atassia deriva dal greco ataxia e significa disordine, si manifesta infatti con un “disordine” nella coordinazione muscolare che impedisce di portare a termine dei movimenti volontari corretti. Ha un’origine genetica ed ereditaria e solo recentemente uno studio italiano ne ha individuato alcune delle cause. Le difficoltà sono di diverso tipo: l’atassia può colpire il tronco e la testa, il tronco e le braccia, le braccia e le gambe, ecc. L’atassia può essere dunque considerata il sintomo generale delle numerose manifestazioni delle sindromi atassiche. Tra queste l‘atassia teleangectasica, l’atassia di Friedreich, le atassie spinocerebellari, l’atassia di Charcot-Marie, l’atrofia cerebellare, l’atassia olivo-pontocerebellare. Nel sito dell’Aisa si legge però anche che questo disordine neuro-muscolare può essere anche provocato da

infezioni virali, encefaliti, lesioni al sistema nervoso centrale o alla spina dorsale, oppure a causa di ingestione o contatto con sostanze tossiche come stupefacenti, alcool, radiazioni.”

Anche la prevenzione dunque può assumere un ruolo determinante. Le sindromi atassiche genetiche inoltre hanno una rapida progressione. E’ quindi importante anche preparare e sostenere adeguatamente i pazienti e le loro famiglie in ogni momento della malattia, a partire dal difficile passo della diagnosi. Per tutti questi motivi è importante partecipare alle iniziative della Giornata Mondiale dell’Atassia. I luoghi e gli eventi sul sito dell’Associazione, che trovate dopo il video promozionale, con una testimonial d’eccezione, Antonella Elia.

[Fonte: Aisa Onlus]