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Semi di lino contro pressione alta e colesterolo alto

I semi di lino possono essere considerati un toccasana contro il colesterolo alto e la pressione alta: un rimedio naturale importante e alla portata di tutti che può aiutare anche a combattere la stipsi. Un elemento che si dovrebbe prendere in considerazione di inserire nella propria dieta ove fosse possibile.

Proprietà antinfiammatoria dei semi di lino

I semi di lino non  sono solo utili per contrastare l’ipertensione e l’ipercolesterolemia e aiutano la motilità intestinale, ma sono in grado di essere una importante fonte di energia, soprattutto per tutti coloro che fanno attività fisica, anche a livello agonistico. Questi semi oleaginosi hanno infatti una concentrazione elevatissima di acidi grassi buoni omega 3 e omega 6 al loro interno che lavorano sullo stress ossidativo grazie alle loro capacità antinfiammatorie.

Gli acidi grassi omega 3 e omega 6 sono importanti elementi nella dieta di qualsiasi persona: essi sono in grado di apportare benefici al sistema nervoso e al generale benessere psicofisico, collaborando per l’appunto a mantenere basso il livello di colesterolo cattivo nel sangue e di conseguenza anche evitando che la pressione arteriosa si alzi in maniera incontrollata. Come molti esperti non mancano di sottolineare essi aiutano a contrastare il rischio cardiovascolare e come già anticipato anche lo stress ossidativo, frutto fastidioso dell’attività sportiva.

I benefici del consumo di semi di lino non provengono però solo dagli acidi grassi che contengono.

Come consumare i semi di lino

I semi di lino sono sì delle ottime fonti di acidi grassi ma sono anche gli altri elementi in essi contenuti a cagionare un beneficio all’organismo di persone di tutte le età. Essi infatti contengono molti minerali come ferro, fosforo, selenio e zinco e vitamina E.  Tutti nutrienti che favoriscono la salute in generale e nello specifico quella dei capelli e delle unghie

Con il consumo dei semi di lino si aiuta anche il transito intestinale delle feci: questa capacità è assicurata dall’importante apporto di fibre. La loro versatilità culinaria li rende possibili da consumare con piacere a prescindere  e sono per questo fruibili anche a chi potrebbe non essere così entusiasta di consumarli. E’ possibile aggiungerne un cucchiaio a dello yogurt normale o a dello yogurt greco, inserirli in un buon piatto di insalata o farne un decotto, mettendoli a bagno nell’acqua per una notte e poi berne l’acqua filtrata dai semi.

Per chi volesse qualcosa di più gustoso è possibile anche usarli come ingredienti di panature. Il consiglio per ottenere il massimo delle loro proprietà? Tritarli per un’assimilazione più semplice.