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La cellulite: trattamenti vari ed efficacia

Oggi parliamo della cellulite (meglio detta panniculopatia ede­mato-fibro-sclerotica o ipertrofia pannicolo-lobulare), un inesteti­smo molto diffuso anche se in buona parte fisiologico. Si realizza in soggetti predisposti in seguito a stimoli ormonali ed ambientali e non va confusa con la semplice adiposità localizzata, vale a dire l’eccesso di grasso sottocutaneo di chi è in sovrappeso. A differenza di quest’ultima, che si distribuisce diffusamente su tutto il corpo, la cellulite si presenta in ge­nere in sedi particolari, quali le cosce e i glutei, anche in soggetti che obesi non sono.

E vi è di più: mentre l’adiposità tende notoriamente ad attenuarsi con una dieta appropriata, la cel­lulite risente poco dei sacrifici a ta­vola. Quale il motivo? Nel caso della cellulite, il grasso sottocuta­neo sembra comportarsi da “riserva energetica“, accrescendosi in seguito a stimoli ormonali ma ri­spondendo meno bene agli stimoli metabolici. Come combatterla, allora? Innanzitutto recandosi da un Medico, meglio se Dermatologo. Nel corso di una visita accurata volta innanzitutto a stabilire se si tratti di cellulite vera e propria o di semplice adiposità localizzata, egli procederà a raccogliere informa­zioni sullo stato di salute generale, sulle abitudini di vita, sull’attività fi­sica svolta, sull’assunzione di eventuali farmaci, etc., per poi proporre gli interventi più appro­priati.

 Più che di un ridotto apporto calo­rico il soggetto affetto da cellulite può beneficiare di una dieta che privilegi maggiormente gli alimenti proteici (carni bianche, pesce, legumi) a discapito di carboidrati (dolci, pane e pasta) e grassi, al fine di migliorare il trofi­smo dei muscoli degli arti inferiori, che con la loro pressione sui vasi venosi e linfatici si oppongono al ristagno dei liquidi nelle aree inte­ressate. Allo stesso scopo, riducendo l’ap­porto di sale da cucina ed aumen­tando quello di verdura e frutta (su tutti, ananas, pompelmo e mirtilli), si contrasta la ritenzione idrica e si rafforzano le pareti vascolari.

 Ginnastica, bicicletta, corsa leggera o lunghe camminate (per attivare il metabolismo) sono mo­menti fondamentali nel tratta­mento della cellulite. Un buon trainer sarà in grado di indicarvi il programma più adatto. Insieme alla sedentarietà, altri fat­tori concorrono alla realizzazione degli inestetismi della cellulite: fumo, stress, alcool, pillola anti­concezionale, qualità del sonno sono solo alcuni dei punti “critici” da migliorare. Il tempo passa, ma il massaggio resta un caposaldo insostituibile nella gestione della cellulite. Ad af­fiancare il  massaggio manuale vi sono poi svariate apparecchiature elettromedicali (endermologia, ul­trasuonoterapia, linfodrenaggio meccanico, elettronoterapia, la­serterapia, ionoforesi, etc.) che possono integrarne e potenziarne gli effetti.

 E il massaggio-fai-da-te? Il mercato offre un’infinita gamma di “prodotti anticellulite” in crema, cerotti, bende. Le formulazioni si moltiplicano, ma i principi attivi im­piegati sono sempre più o meno gli stessi: escina, centella, brome­lina, caffeina, estratti tiroidei fanno la parte del leone. L’efficacia reale? Difficile rispondere. Tutto sta nell’effettiva capacità di assor­bimento della varie sostanze attraverso la cute. Serve proprio a superare le diffi­coltà di assorbimento di cui sopra. In questo caso il Medico somministra i vari principi attivi mediante piccoli aghi, singoli o multipli, collegati ad una normale siringa, direttamente nel contesto della cute.

Il tratta­mento è un po’ doloroso, ma la sua efficacia è spesso evidente. I farmaci iniettabili più utilizzati sono il mesoglicano, la teofillina e la fo­sfatidilcolina. Molto utilizzati in mesoterapia sono anche i rimedi omeopatici/omotossicologici. Rappresentano potenziali alterna­tive alla mesoterapia tradizionale. Sono l’elettrolipolisi, l’ozonotera­pia, l’idrocefluolisi, tutte metodi­che che prevedono in ogni caso l’infissione di aghi nel contesto del derma o del tessuto adiposo. 

 Con quest’ultimo trattamento si entra a tutti gli effetti nel­l’ambito della chirurgia estetica. La liposuzione o liposcultura si basa sul principio che le cellule adipose si moltiplicano solo fino all’età pu­berale ed in seguito possono solo aumentare di volume, ma non di numero. Ciò vuol dire che se noi estraiamo con un’apposita cannula il tessuto adiposo sottocutaneo, quest’ul­timo non potrà riformarsi e per­tanto la correzione del profilo ottenuta si manterrà più o meno stabile nel tempo.