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Cosa prendere in gravidanza per il raffreddore

Cosa prendere in gravidanza per il raffreddore? E’ sempre importante ascoltare il parere del proprio medico di fiducia prima di assumere qualsiasi medicinale durante i nove mesi di gestazione. Anche i mali di stagione, quindi, non possono essere curati come d’abitudine quando si è incinta: ecco quali sono i farmaci da evitare e quelli che invece possono essere usati con le giuste precauzioni, fermo restando che il fai da te in gravidanza è sempre sconsigliato e che occorre dunque farsi indirizzare da chi ne sa sicuramente più di voi.

Il raffreddore racchiude una serie di sintomi fastidiosi da sopportare: congestione nasale, rinorrea, cefalea, mal di gola, starnuti, tosse e astenia sono in assoluto i più comuni. Ma quali medicinali usare per trovare sollievo e guarire? Ecco quali sono i farmaci da usare in gravidanza per la cura del raffreddore.

  • Paracetamolo: è il farmaco più utilizzato tra gli analgesici-antipiretici ma va però evitato in associazione con pseudoefedrina, aspirina o altri FANS.
  • Ibuprofene: solitamente questo tipo di farmaco viene consigliato per la cura del raffreddore ma solo ed esclusivamente nei primi sei mesi di gravidanza. Non oltre perché potrebbe sennò avere effetti negativi sula circolazione fetale.
  • Antistaminici, topici e orali, sono tra i medicinali che si possono prendere in gravidanza per curare il raffreddore. Sempre sotto stretto consiglio medico visto che alcuni di loro sono sconsigliati per il troppo marcato effetto sedativo.
  • Decongestionanti, orali e topici, possono essere utili per combattere il naso tappato. In piccole dosi e per periodi limitati di tempo possono essere assunti anche in gravidanza, sotto consiglio del medico di fiducia. Tra i decongestionanti topici (intranasali) i più usati sono Efedrina, Oximetazolina, Nafazolina, Xilometazolina; tra quelli orali Efedrina, Fenilefrina, Pseudoefedrina.

L’uso degli antibiotici in gravidanza, invece, è consigliato solo in caso di infezione batterica secondaria accertata. Se si può insomma meglio evitare per mettere al sicuro la salute del feto.

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Fonte | Aifa

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