Nonostante ciò l’iniziativa presa per contrastare il sovrappeso è una delle più drastiche e riuscite che si sia mai vista sinora.
Una legge in vigore da circa due mesi prevede, infatti, che nei check-up annuali previsti venga introdotta la misurazione del livello di adipe.
Per le donne il limite massimo consentito è di 35,4 pollici pari a 89 centimetri circa, al di sopra del quale si viene considerati sovrappeso e viene offerta la consulenza del dietologo se entro tre mesi non si provvede a riportarsi al peso forma.
Per gli uomini il limite è di 33,5 pollici pari a 85 centimetri circa.
L’obiettivo che si intende raggiungere è di diminuire la popolazione sovrappeso del 10% in quattro anni, dando un taglio netto anche alle spese della sanità pubblica che derivano dagli oneri provocati dai problemi di sovrappeso.
Diminuendo il numero degli infarti e dei diabetici, si eviterebbe di conseguenza il sovraffollamento degli ospedali.
Un miglioramento della salute dei cittadini che corrisponde ad un risparmio sulla spesa sanitaria pubblica. Un programma davvero ineccepibile, non c’è che dire.
Nelle cliniche, ad esempio, sono esposti poster giganti con la scritta “Goodbye metabo“, termine che in Giappone è associato ai problemi di linea.
Se anche in Italia si inserisse nei check-up un test per misurare il livello di adipe, si fornirebbe un valido aiuto a chi non sa di essere in sovrappeso, sottovalutando così i rischi e acquistando ulteriori chili di troppo.
L’obesità provoca molti altri disturbi ed è giusto non sottovalutarla ed inserire dei controlli preventivi nelle visite mediche.
Ed in questo il Giappone insegna…