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Gonorrea e herpes genitalis: facciamo il punto della situazione

La gonorrea, un tempo chiamata blenorragia o scolo, è un’infezione batterica che si trasmette attra­verso i rapporti sessuali. Il prof.  Arisi, Direttore della Unità Operativa di Ginecologia ed Ostetricia dell’Ospedale Regionale “S.Chiara” di Trento afferma

 «Il perio­do di incubazione è breve e varia dai 2 a 10 giorni».

Se nell’uomo si manifesta con un’uretrite, cioè un’infiamma­zione dell’uretra che provoca do­lore intenso, più forte mentre si urina, e perdite di liquido giallo verde, nella donna i sintomi sono in genere meno evidenti e a volte l’infezione passa addirittura inos­servata. Per entrambi i sessi, se l’infezione non viene curata può risalire e interessare la prostata.. e le vie spermatiche (negli uomi­ni) e l’intero apparato genitale nella donna. Dice il ginecologo

«Negli ultimi anni abbiamo osservato una recrude­scenza di questa infezione, per cui anche in questo caso l’attenzione va sem­pre tenuta alta»

L’Herpes genitale è invece un’in­fezione causata dal virus Herpes simpiex tipo 1 (HSVA) e tipo 2 (HSV-2). Ma la maggior parte delle infezioni è causata dal tipo 2.  Illustra l’esperto:

«Entrambi si trasmettono principalmente con i rapporti sessuali e, soltanto di rado, at­traverso un contagio indiretto»

Dopo un perio­do d’incubazione di pochi gior­ni (4-5), compare bruciore a cui fanno seguito piccole vescicole che rapidamente si rompono. Le zone colpite diventano rosse e dolorose. Conclude l’esperto

«Nella donna le lesioni si localiz­zano su vulva, vagina e, in alcuni casi, cervice uterina. Nell’uomo le aree più colpite sono invece il prepuzio, il glande. In alcuni casi si possono manifestare anche sul canale anale. L’infezione prima­ria è molto dolorosa e dura da due a quattro settimane. Un tempo si pensava, erroneamen­te, che questa infezione fosse in grado di causare il tumore del collo dell’utero, ma oggi sappia­mo che a provocarlo è un altro virus, quello del papilloma umano. AI momento per prevenire la diffusione delle malattie sessualmente trasmesse non ci sono tante strade: l’unica è il profilattico».

Qualunque altro metodo anticoncezionale non garantisce la protezione da virus, batteri o funghi. Com­menta il ginecologo

«Certa­mente l’astinenza può essere utile per evitare le infezioni ma è una proposta  dífficilmente sostenibi­le: ci ha provato negli Usa il precedente presidente George  Bush, attivando programmi educativi nelle scuole volti a promuovere la castità, ma è stato un sonoro fallimento»

 Assieme al profilattico, visto che evita le infezioni ma non brilla per efficacia anticoncezionale, si può associare un altro metodo per prevenire gravidanze indesiderate, la cosiddetta doppia protezione che prevede il profilattico e, per esempio, un contraccettivo orale. L’uso di entrambi í mezzi consente di avere un rapporto sessuale sereno e senza preoccupazione  alcuna.