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HIV, contagio pornostar allarma mondo video hard

La Vivid Entertainment e la Wicked Pictures, due tra le maggiori case cinematografiche a luci rosse dell’industria del porno americana, hanno sospeso a titolo precauzionale le produzioni a seguito della diffusione di una notizia a dir poco allarmante: un attore è risultato positivo all’HIV.

Dalla Wicked fanno sapere che

Anche se da noi l’uso del preservativo è obbligatorio, abbiamo deciso di rinviare le produzioni e creare una lista delle partner che possano essere entrate in contatto con l’attore.

Casi del genere non sono nuovi nell’industria del porno, già nel 2004 le produzioni si fermarono per un mese dopo la scoperta di alcuni casi di sieropositività. Ad occuparsi della salute delle pornostar americane e ad accertare l’avvenuto contagio, dal momento che l’attore è un loro paziente, è stata la fondazione Aim, Adult Industry Medical Healthcare Foundation, impegnata nella tutela della salute degli attori hard.

La notizia del caso di HIV è stata riportata dal Los Angeles Times ma il nome dell’attore coinvolto non è stato rivelato per ovvie ragioni legate alla privacy.
E sempre dalle pagine del LAT Steven Hirsch della Vivid Entertainment fa sapere che la decisione è stata

di sospendere temporaneamente i film per ragioni di sicurezza.

Verranno effettuati tutti gli accertamenti del caso anche perché pare si tratti di un attore piuttosto famoso: secondo la legge federale gli attori porno dovranno risultare negativi al test con un esame eseguito negli ultimi 30 giorni.
Intanto infuriano le polemiche. Le due case cinematografiche coinvolte obbligano i loro attori all’uso di preservativi, così hanno dichiarato, ma non sempre sui set hard l’uso del profilattico è una misura precauzionale tra quelle adottate di norma.
Tanto che giusto un mese fa ci fu una denuncia da parte dell’Aids Healthcare Foundation indirizzata contro la fabbrica del porno di Larry Flynt. Un’accusa pesante: violare le leggi per la sicurezza sul lavoro non imponendo agli attori l’uso del preservativo.

Diamo al consumatore quello che vuole

fu la replica di Flynt. No comment.

[Fonti: Corriere; Agi]
[Foto: destrablog.eu]