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Vaccino antinfluenzale 2016, tutti i tipi

La campagna di distribuzione del vaccino antinfluenzale è iniziata. Non tutti sanno che ne esistono diversi tipi a disposizione per l’utilizzo. Vediamolo insieme per capire quali sono le opzioni delle quali il cittadino può usufruire.

Vaccino trivalente e quadrivalente

L’influenza 2016-2017 è principalmente appartenente al  ceppo A. Anche quest’anno però il ceppo B è in circolazione. E’ per questo motivo che nel nostro paese si ha la possibilità di usufruire di un vaccino trivalente o quadrivalente a seconda della necessità. La formulazione trivalente è composta da due virus  di tipo A (H1N1 e H3N2) e un virus di tipo B. Il vaccino quadrivalente è invece stato creato per proteggere da quattro ceppi differenti: due virus di tipo A (H1N1 e H3N2) e due virus di tipo B (Victoria e Yamagata).

Tipologie di vaccino

Il vaccino antinfluenzale non è solamente identificabile per via del numero dei ceppi che combatte ma per la tipologia di formulazione. Ecco quelle disponibili attualmente:

  • Split: contiene i virus influenzali frammentati
  • A subunità: contenente solo gli antigeni di superficie
  • Adiuvato: contiene gli antigeni di superficie accompagnati da adiuvante oleoso)
  • Intradermico: rispetto agli altri, intramuscolari, è inoculato sottopelle.

Generalmente quello consigliato per gli adulti è il vaccino quadrivalente di tipo split. Non vi sono controindicazioni nemmeno nell’inoculazione nei bambini maggiori di 3 anni. Per gli anziani la soluzione migliore è invece quella degli adiuvati: in questo caso infatti la vaccinazione antinfluenzale è pensata per potenziare la risposta immunitaria alla vaccinazione. Nei bambini al di sotto dei 9 anni che non sono mai stati vaccinati il consiglio degli esperti è quello di somministrare due dosi di vaccino ad almeno 4 settimane di distanza l’uno dall’altra.

Un vaccino migliore dell’altro?

Non esiste un vaccino antinfluenzale migliore dell’altro, ma diverse formulazioni adatte a casi diversi. Essenzialmente i vaccini split ed a subunità sono perfetti per tutti, l’intradermico è quello dagli effetti collaterali più spiccati ma più  efficace in quanto a velocità.

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Fonte| Ministero della Sanità

Photo Credit | Thinkstock