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Mucca Pazza, creato primo test del sangue affidabile

 Un test in grado di riscontrare il morbo della mucca pazza nel sangue con largo anticipo rispetto alla manifestazione dei sintomi ora è realtà.

Si tratta del risultato di uno studio effettuato dai medici inglesi dell’University College di Londra appena pubblicato sull’ulto numero della rivista specializzata in pubblicazioni scientifiche “The Lancet”.

Attraverso un semplice esame del sangue, messo a punto dai ricercatori,  è ora possibile scoprire all’interno del materiale ematico la presenza dei prioni tipici della variante della malattia di Creutzfeldt-Jakob.

Quella comunemente conosciuta sotto il nome di “sindrome della mucca pazza”  è in realtà l’encefalopatia spongiforme bovina, scientificamente nota come BSE. Si tratta di una malattia neurologica di tipo cronico e degenerativo, irreversibile nella sua prognosi e causata, come accennato sopra, dai prioni, delle proteine patogene archiviate geneticamente come agenti infettivi non convenzionali.  E’ una patologia che colpisce diverse tipologie di animali, tra i quali figurano anche gli esseri umani.

La sperimentazione è stata condotta su 190 campioni di sangue prelevati in maniera randomica, di cui 21 da persone affette da dal morbo. Secondo il coordinatore della ricerca, il dott. Graham Jackson, questo nuovo test rappresenta un punto saldo per favorire lo screening della malattia per capire l’effettiva percentuale di persone realmente colpite da questo disturbo.

Attualmente nel mondo sono 217 i casi ufficiali di persone colpite dal morbo della mucca pazza, in 11 differenti stati. Si tratta di una stima effettuata nell’arco di 15 anni, dal 1996, anno nel quale è stata diagnosticata la malattia, fino ad ora.

Le ultime statistiche rese note dal centro di malattie infettive statunitense di Atlanta, aggiornate al 2009, suddividono la casistica in questo modo:  170 malati in Gran Bretagna,  25 in Francia, 4 in Irlanda, 3 negli Stati Uniti, 3 in Olanda. Nel nostro paese, prima dell’ ultima morte registrata lo scorso mese, i casi erano 2.

Il test, ove necessario, darà modo di ufficializzare i casi sospetti di contagio.

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Fonte: Asca